Iniziative e Blog

Eventi ed iniziative a cura di Kinesì

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Sfatiamo un mito sulla Fisioterapia! I Nervi si Accavallano?

I nervi grazie al cielo non si Accavallano!

Nel linguaggio comune abbiamo sentito dire tante volte magari dai nostri Nonni o zii “Oddio mi si è accavallato un nervo del collo e con la mano si andavano ad auto massaggiare la zona dolorante”

Si parla di nervo accavallato, in quanto le persone toccando la zona dolente, avvertono un dolore pungente, intenso, e spesso un dolore riferito in una zona adiacente. Infatti, fortunatamente, ai nostri giorni è possibile catalogare tali punti grilletto (in inglese Trigger Point), e trovare un possibile trattamento per ognuno di loro.

Cosa è una contrattura muscolare?

La contrattura muscolare è una particolare area di un muscolo che subisce un funzionamento errato, e durante la fase di rilasciamento di tutto il muscolo, non segue l’andamento globale, e rimane invece contratta. Tale stato, è caratterizzato da un indurimento muscolare (contrattura), che al tatto può apparire scivoloso quasi come se nel tessuto sia presente un vero e proprio accavallamento, da qui il termine Nervo accavallato.

Quindi il Nervo Accavallato non esiste?

Diciamo che forse non si accavallano i nervi, che invece rimangono fissi al loro posto, magari subendo un trauma o una compressione, ma di certo la sensazione è quella di avere un dolore fisso, che per alcuni può essere simile a quella sensazione di irritazione nervosa.

Quali sono le aree maggiormente colpite dai nervi Accavallati?

Abbiamo sicuramente una mappa dei trigger point più comuni, con le aree di maggior dolore e dolore riferito, che può essere evocato grazie alla semplice palpazione, nell immagine troviamo i punti del Trapezio e del collo maggiormente colpiti.

Cosa fare?

Esistono davvero molti approcci, e in Fisioterapia troviamo davvero molti rimedi validi e risolutivi.

Per prima cosa è fondamentale individuare la  vera causa di una contrattura muscolare, andando ad eseguire una valutazione posturale, per individuare eventuali criticità o vizzi di posizione, e possibili sovraccarichi che alla lunga possono determinale la comparsa della contrattura.

Si valuta lo stile di vita del paziente, e la posizione lavorativa, oltre ad eventuali errori nell’esecuzione di alcuni esercizi nella pratica sportiva ed infine anche una valutazione dell’articolazione temporo mandibolare che risulta essere in stretta collaborazione con la muscolatura del collo.

Generalmente poi si procede con una valutazione manuale del problema, mediante palpazione della contrattura muscolare.

Individuata l’area, si procede al trattamento fisioterapico.

Si possono approcciare i nervi accavallati, mediante uso delle mani grazie ad un trattamento di tipo fasciale, che risulta un minimo dolorosa, ma molto efficace, dopo di che individuata la causa del gesto motorio o posturale si passa alla correzione riportando il giusto equilibrio muscolo scheletrico necessario.

 

Dott. Stefano Contri

schiena

Dolori in Autunno…

Da pochi giorni è arrivato l’autunno con il freddo e l’umidità e con questi anche l’indolenzimento di ossa e muscoli tipico di questa stagione. Quali rimedi naturali contro questi sintomi?

Prima di tutto una precisazione. C’è una grossa differenza tra artrite e artrosi, con la parola artrosi si indica il processo degenerativo di ossa e articolazioni, con il termine artrite si indica che queste strutture sono effettivamente infiammate.

Questo spiega perché non è detto che l’artrosi causi necessariamente dolore, che compare solo quando le articolazioni si infiammano e allora si parla di artrite.

Una volta scoperto la causa del dolore e sconfitta grazie alle cure del caso un corretto stile di vita sia il modo migliore per combattere i dolori articolari dell’autunno e fare in modo che l’attività fisica sia parte integrante della propria quotidianità.

Fare movimento permette di mantenere un tono muscolare adeguato utile per stabilizzare le articolazioni e ridurre il dolore.

Non è necessario correre tutti i giorni la maratona o fare 3 ore di palestra, è sufficiente fare una passeggiata a passo svelto in pausa pranzo, un po’ di cyclette davanti al telegiornale la mattina appena svegli o una nuotata in piscina, la  frequenza ideale 2-3 volte alla settimana per almeno 30 minuti.

 

Dott. Stefano Contri

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GENITORI IMPERFETTI..DI FIGLI FELICI!

Sabato 4 Febbraio 2017 alle ore 16.30 si terrà  un incontro gratuito.

Sulla genitorialità in cui si affronteranno non solo tematiche legate agli aspetti educativi e psicopedagogici ma anche nutrizionali e fisici.

3 Professionisti a disposizione per affrontare,condividere,sciogliere dubbi sulle tematiche Educative,Psicologiche,Alimentari,Fisiche dei propri Figli.

Dott.sa Beatrice Gori Psicologa Psicoterapeuta,Dott.sa Bruschi Giulia Nutrizionista,Dott. Stefano Contri Fisioterapista Posturologo.

Un incontro per “Prendersi cura” di “Chi si prende cura“!

L’incontro si svolgerà Presso la Biblioteca popolare circolante
Via Provinciale Lucchese. 6/8 Pontelungo, Pistoia.

Gradita la prenotazione

Per Info:

340 3496134 Stefano Contri

340 9070016 Beatrice Gori

info@studiokinesi.net

 

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evento kinesi fb

Lo studio Kinesì compie 5 Anni!

Sabato 5 Novembre  venite a festeggiare il compleanno dello studio Kinesi. Abbiamo organizzato un evento speciale per chi parteciperà e un piccolo e profumato buffet. In tale occasione presenteremo L’ equipe dello studio e saremo disponibili ad ogni vostra curiosità in materia di Fisioterapia, Psicologia e Nutrizione!

 

Presso lo studio Kinesì (Via XXVII Aprile 10,Pistoia)

Gradita la prenotazione:
340 3496134 o info@studiokinesi.net

 

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termoterapia 1

Applicazioni calde contro i tuoi dolori

Le applicazioni calde sono un rimedio naturale con i dolori grazie all’effetto rilassante sui muscoli e alla stimolazione della circolazione. L’utilizzo del calore è indicato in caso di:

  • Cervicalgia.
  • Lombalgia.
  • Tensioni muscolari croniche.
  • Dolore muscolare in regioni lontane dalle articolazioni.
  • Mai su di un trauma acuto.

Pericoli del caldo nelle lesioni da trauma:

  • Ustione
  • Flebite, aumento del rischio di trombosi venosa agli arti

L’applicazione del calore come antidolorifico prende il nome di “termoterapia ”. Il caldo viene trasmesso attraverso la pelle fino ai muscoli e alle ossa, riducendo o evitando la trasmissione dei segnali di dolore al cervello. La termoterapia dona un effetto lenitivo e “anestetico”’ alla parte interessata, ed è facile da realizzare.

Come preparare un impacco caldo (termoterapia domestica)

Per preparare un impacco caldo, è necessaria l’applicazione della borsa d’acqua calda o dei sacchetti di cereali (generalmente grano, farro, riso) scaldati nel forno.

Un impacco caldo si può preparare anche con cataplasmi ai fanghi, con argille ed erbe, sale “anti-infiammatorio naturale”.

Appoggiare l’impacco sulla parte dolente per almeno 15-20 minuti, ripetendo più volte al giorno in caso di dolore acuto.

 

Bbliografia:

Bleakley, McDonough, The Use of Ice in the Treatment of Acute Soft-Tissue Injury The American Journal of Sports Medicine 2004

 

Dott. Stefano Contri

 

Postura 2

Una Postura corretta, indispensabile per mantenersi in ottima forma!

Avere una postura corretta, sia in piedi che seduti, permette di prevenire o interrompere quelle posizioni che esercitano un sovraccarico alle strutture dell colonna vertebrale aiutando a risolvere dolori, fastidi che potrebbero instaurasi con il passare dei giorni.

Ma quale è quella definibile “corretta”?
Quali sono le problematiche che possono evidenziarsi se non si sta “dritti”?
Quali sono le cause che possono portare a modificare la seduta o il portamento?
Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?

Non è così semplice, per questo è meglio conoscere anche quali possono essere le conseguenze nel trascurare il nostro fisico.

Quale è la postura corretta?
Anche se sin da bambini ci sentiamo dire “stai dritto” e poi in parte ce ne dimentichiamo, forse è meglio capire quale è la giusta posizione delle parti del nostro corpo quando stiamo in piedi o camminiamo o quando siamo seduti.
Nei primi due casi, le spalle devono essere ben aperte ma rilassate che “cadano” naturalmente verso il basso. Come se si avesse una linea perfettamente perpendicolare dove sono allineati orecchio, spalle, gomiti, ginocchia e centro del tallone, la “pancia sarà in dentro” ed il “petto in fuori”, potrete aiutarvi contraendo i glutei. Anche il collo deve essere dritto, bisogna guardare perfettamente in avanti. Se siete fermi in piedi, il peso deve essere bilanciato centralmente, divaricate quindi lievemente i piedi per aiutarvi.
Se invece siete seduti, niente gambe accavallate, sedetevi appoggiando i lombi allo schienale o potete aiutare la postura posizionando un cuscino dietro la schiena. Preferite una sedia con i braccioli regolabili, se state molte ore seduti, dove appoggiare i gomiti e il video del pc deve essere alzato abbastanza da tenere la testa dritta.

Sintomi di una postura scorretta
Fate molta attenzione ai primi sintomi che potrebbero essere segnali di una postura non corretta, questo per evitare che i problemi si cronicizzino arrivando ad ernie e lombalgie croniche. Qualsiasi tensione si verifichi nella schiena, ma anche nel collo non va sottovalutata. Piccoli dolori ai lombi o alle scapole sono anch’essi sintomi da poter ricollegare ad una posizione sbagliata.

Dott. Stefano Contri

 

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Torcicollo

Un disturbo molto comune e frequente che si manifesta con un dolore acuto e rigidità causati essenzialmente da una contrattura dei muscoli laterali del collo; spesso è accompagnato da cervicalgia e brachialgia, solitamente i sintomi tendono a ridursi nel corso di alcuni giorni.

La patologia può manifestarsi per diverse cause che possono essere traumatiche e non, causata da  posture scorrette protratte nel tempo, colpi di freddo, posizioni scorrette durante il sonno, movimenti bruschi con il collo, ernia del disco ect…

Si possono riconoscere tre tipi di torcicollo:

– TORCICOLLO MUSCOLARE:

  •  Reumatismi.
  •  Artrosi.
  •  Infezioni.
  •  Artrite.
  •  Colpo di freddo.

– TORCICOLLO SINTOMATICO:

  •  Emicrania.
  •  Otite.
  •  Problemi alla tiroide.
  •  Paralisi.

– TORCICOLLO CONGENITO (molto raro):

  • Malformazioni ossee durante la gestazione.

 

 

Dott. Stefano Contri

 

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Lombalgia,Lombo-sciatalgia,ernia del disco cosa sono?

Che cosa sono?

La lombalgia altro non è che il “mal di schiena” che interessa la regione lombare; può essere centrale, cioè lungo la colonna vertebrale, o laterale, da uno o entrambi i lati, percepita lateralmente alla colonna vertebrale.

La sciatalgia è invece un dolore che si irradia lungo uno od entrambi gli arti inferiori e che può essere associato a lombalgia, in tal caso si parla di lombo-sciatalgia.

Il disco intervertebrale è quel cuscinetto interposto fra due vertebre, che funge da legante e da ammortizzatore fra queste, ed è formato da un involucro esterno molto resistente, fibroso, chiamato anulus, ed un contenuto interno più molle ed elastico, chiamato nucleo polposo.

Quando un disco intervertebrale viene sottoposto a traumi intensi o ripetuti, può andare incontro ad un’usura precoce; ciò può determinarne la deformazione o la rottura, parziale o a tutto spessore.

In relazione quindi alla gravità della lesione discale si parla di:

Bulging: leggera deformazione del disco, privo di rotture.

Protrusione: deformazione del disco con variabile debordanza e incompleta rottura delle fibre interne dell’anulus.

Ernia discale : rottura a tutto spessore dell’anulus con fuoriuscita di parte del nucleo polposo.

 

Cause

Predisposizione congenita (Familiarità).

Maggior incidenza nei fumatori.

Sovrappeso.

Stretta correlazione con il lavoro svolto (molto gravoso o troppo sedentario).

Microtraumi ricorrenti (sport, lavoro) o traumi rilevanti.

Malattie degenerative della colonna (scoliosi, artrosi, spondilolisi-spondilolistesi).

 

Incidenza

Il mal di schiena (o Lombalgia) è un problema molto comune che colpisce fino al 90% della popolazione almeno una volta nella loro vita.

 

Che sintomi danno e come si riconoscono

La lombalgia può insorgere acutamente o in modo progressivo, sia spontaneamente che in seguito a sforzi improvvisi o intensi o prolungati, oppure dopo aver mantenuto una posizione scorretta per lungo tempo. E’ caratterizzata da dolore che si accentua in posizione eretta o seduta o sotto sforzo; il movimento diventa difficoltoso e può accentuare il disturbo. Il dolore è percepito come bruciore o trafittivo e si può associare ad alterazioni della sensibilità, percepite come “sensazione di corrente elettrica”, formicolii, riduzione o scomparsa della percezione del tatto o della differenza caldo-freddo, a riduzioni della forza o del movimento.

 

Esami diagnostici e terapia

Le indagini diagnostiche necessarie sono la TAC e/o la RMN, mentre sono superflue (o secondarie) la radiografia standard e la elettromiografia.

 

Trattamento

Spesso la terapia farmacologica non è sufficiente; dopo una prima fase iper-acuta si concentra a ristabilire il giusto equilibrio muscolo-scheletrico attraverso manipolazioni delle fasce muscolari ed esercizi di ginnastica dolce l’importante è essere molto regolari e costanti a praticare tali esercizi da svolgere anche a casa.

 

Dott. Stefano Contri

 

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SOS STRESS!!

Giovedì 5 Maggio alle ore 19.00 si terrà l’incontro gratuito Sos Stress

Come gli stress nutrizionali emotivi e fisici influiscono sui GONFIORI DELLA PANCIA.

Incontro sul tema dello stress (a cura del Biologo Nutrizionista Dott. Giuseppe Faro) a livello fisico di come la cattiva tensione dei muscoli generi gonfiore della pancia ( a cura del Posturologo Fisioterapista Dott. Stefano Contri) e a livello emotivo (a cura della Psicologa e Psicoterapeuta Dott.ssa Beatrice Gori).

 

Presso lo studio Kinesì (Via XXVII Aprile 10,Pistoia)
Gradita la prenotazione:
340 3496134 o info@studiokinesi.net

 

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Ansia e mal di testa

Ansia e Mal di Testa: due parenti Molto Stretti!

Giovedì 3 Marzo alle ore 19.30 si terrà l’incontro gratuito per la presentazione del percorso individuale CON-TATTO,

si parlerà in particolare della stretta relazione tra ANSIA e MAL DI TESTA.

 

Presso lo studio Kinesì (Via XXVII Aprile 10,Pistoia)
Gradita la prenotazione:
340 3496134 o info@studiokinesi.net

 

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PARLIAMO DI….ALLUCE VALGO

E’ arrivato l’inverno e con pioggia neve e vento siamo tutti molto attenti a non
sentire freddo.

I sandali estivi sono archiviati da mesi, i piedi sono al caldo all’interno di scarpe e ciabatte chiuse che non sempre sono confortevoli. E’ capitato a tutti di dovere indossare scarpe o sandali non particolarmente comodi per ragioni lavorative o per il semplice gusto di apparire più belli, a volte certi tipi di calzature causano dolori. In alcuni casi è sufficiente cambiare calzatura, ma cosa dobbiamo fare se il dolore persiste anche con una calzatura più confortevole?

Circa un italiano su due soffre di mal di piedi ,una delle patologie osteo-articolari che affligge il piede è l’alluce valgo. L’alluce valgo è una patologia che colpisce maggiormente le donne. E’ possibile intervenire chirurgicamente, l’età media per la quale si ricorre all’intervento chirurgico è dopo i 50 anni ma il problema può persistere già da anni; si stanno registrando sempre più casi di donne che già dai 30 anni che iniziano ad accusare dolori al metatarso.

L’alluce valgo è una deformità del 1° dito del piede, l’osso lungo che precede le falangi, cioè le ossa che formano lo scheletro delle dita dei piedi. La comparsa del disturbo non è immediata, poiché è caratterizzata da un dolore intenso, che può attenuarsi per poi ripresentarsi in seguito, mentre la deformità del dito si manifesta soltanto in una fase avanzata della malattia.

Anche in questo caso c’è chi nasce fortunato e chi no, la predisposizione a questa patologia è infatti ereditaria ma comportamenti sbagliati e calzature troppo alte e strette possono favorire l’insorgenza di questa dolorosa e fastidiosa patologia osteo articolare. Indossando tacchi eccessivamente alti si porta il piede in marcata flessione plantare, portando tutto il peso del corpo sulla parte anteriore. Con un tacco alto più di 5 cm, si può causare un aumento del 76% della pressione sull’avampiede, se a ciò si aggiunge la contemporanea presenza di una punta stretta, e una predisposizione familiare, si comprende come una calzatura inadeguata, possa causare l’insorgenza e il successivo aggravarsi dell’alluce valgo.

Cosa poter fare in caso di Alluce valgo?

Occorre quindi cercare di prevenire il problema, (la tempestività è fondamentale! per scongiurare un eventuale intervento chirurgico) effettuando una rieducazione propriocettiva funzionale e posturale, attraverso tecniche mirate che permettano di ristabilire il giusto equilibrio osteo-articolare con la conseguente scomparsa del dolore.

 

Dott. Stefano Contri

 

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Praticare Yoga aiuta contro gli stati dolorosi?

Spesso molti miei pazienti mi chiedono se fanno bene e a praticare Yoga?

Ovviamente io rispondo di si!

A patto che non vi sia uno stato patologico:

Torcicollo.

Mal di schiena frequenti.

Sospette ernie discali.

Parestesie agli arti superiori ed inferiori (Formicolii).

Cefalee, vertigini,sbandamenti.

Dolori diffusi alle gambe.

Lo yoga deve essere eseguito con l’aiuto di un istruttore accreditato! Soprattutto se si è alle prime armi.

Perché lo Yoga è una disciplina che serve a far ritrovare l’armonia con il corpo, l’anima e la mente. Grazie alle tecniche di respirazione e di meditazione e utilizzando le posizioni proprie di questa disciplina, si riesce a far  ritrovare un equilibrio fisico, psichico e spirituale. Lo si può svolgere da soli o ancor meglio in compagnia, all’aperto o al chiuso.

Praticandolo con costanza si può donare una maggior elasticità delle fasce muscolari, diminuendo così l’insorgenza di densificazioni di tali fasce contrastando così l’insorgere di mal di schiena, collo e gambe.

 

Rispettate il proprio corpo perché è la casa della vostra Anima!

 

 

Dott. Stefano Contri

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Nuovi corsi di Terapia Posturale di Gruppo!

Stanchi dei dolori ricorrenti alla vostra colonna vertebrale? Il segreto è mantenere un buon equilibrio muscolo scheletrico. …

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Mal di Schiena Post Protesi di Anca e Ginocchio?

Associazione tra mal di schiena e protesi di anca o di gionocchio. Lombalgia Definita come un dolore localizzato nella regione …

gomito-dolore

Nuove Terapie in caso di problemariche articolari o strutture muscolo-tendinee e legamentose.

I Tendini Sono strutture che originano dai muscoli e collegano quest’ultimi alle ossa. Sono formati da tessuto connettivo, …